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Il pane non è mai solo pane,
rimanda al rapporto che intratteniamo con il mondo, con noi stessi e con gli altri

Questo è quello che mi ha spinto a progettare workshop di panificazione.

Mi chiamo Laura Falorni e sono una designer appassionata di pane e di dinamiche umane.  

Mi sono avvicinata al pane in un periodo di noia. Cercando un intrattenimento ho in realtà scoperto un mondo ricchissimo di simbologia, di rimandi storici e religiosi, nonché una pratica estremamente soddisfacente.

 

Questa passione, unita alla mia specializzazione nel facilitare i gruppi nell'identificazione e sviluppo di soluzioni creative ha generato IMPASTI.


Unendo empatia e strategia, il pane diventa una metafora per creare momenti di forte connessione fra le persone.

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Impasti

Impasti è nato in risposta ad un mio bisogno profondo ed urgente: creare momenti di connessione autentica.
Sono fermamente convinta che non si tratti solo di una mia necessità personale, e che siamo in tanti a condividere lo stesso desiderio. 
Se sei qui, allora sappi che questa è anche casa tua.

About Me.

Sono nata a Firenze, città in cui ho deciso di tornare a vivere dopo aver girovagato un po'.

 

Da bambina sognavo di diventare traduttrice a Parigi, ma presto ho capito che non mi bastava tradurre il lavoro degli altri: volevo creare qualcosa di mio. Così ho studiato design del prodotto e della comunicazione all’ISIA, affascinata dall’idea che il design potesse mettere le persone in relazione in modo nuovo e significativo.

 

Ho iniziato il mio percorso nel service design, costruendo ponti tra i bisogni delle persone e gli obiettivi delle aziende. Poi mi sono spostata a Londra, lavorando presso The Office for National Statistics: lì mi occupavo di rendere accessibili i servizi pubblici. Applicare il design al settore pubblico è stato un momento di svolta: ho visto quanto potesse trasformare la vita delle persone, anche nei piccoli gesti quotidiani.

Ma Londra, con i suoi ritmi frenetici, iniziava a starmi stretta. Così sono approdata ad Amsterdam, in cerca di una dimensione più umana ma altrettanto internazionale. A Wunderman Thompson ho lavorato come experience designer, aiutando grandi brand a ripensare le loro relazioni con i clienti. La pubblicità mi ha insegnato molto sull’impatto del design, ma ho capito che volevo andare oltre, verso qualcosa che parlasse davvero di me.

A un certo punto mi sono fermata. Ho provato a seguire un sogno d’infanzia: diventare una fioraia. È stato un totale disincanto, ma anche un momento prezioso. Mi sono ascoltata, ho ripercorso i miei passi e ho seguito un’intuizione: ritornare a quello che amo di più, le persone e il loro bisogno di connessione autentica.

Così è arrivato il pane. Ho scoperto la magia di mettere le mani in pasta, dell'attesa, del ritrovarsi attorno a una tavola, di rallentare e guardarsi negli occhi. Il pane è diventato il mezzo per creare relazioni vere, per dare spazio alla lentezza e alla profondità che spesso ci mancano.

Oggi progetto esperienze che combinano il design con la panificazione, creando spazi di incontro e condivisione. Lavoro con persone e aziende che vogliono riscoprire il valore della relazione umana, del tempo e del “fare insieme”. Perché, alla fine, la cosa più bella che possiamo creare sono legami che ci nutrono davvero.

Siamo basati a Firenze ma felici di spostarci.

Fai come il lievito madre. Allungati, cresci, rafforzati, trasformati.

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